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Pinacoteca

La Pinacoteca espone una ricca e preziosa raccolta di opere provenienti in gran parte dai lasciti delle antiche famiglie sanremesi Asquasciati e Ansaldi. La raccolta più significativa - per consistenza e valore artistico - è rappresentata dalla collezione di dipinti e stampe (dal Seicento al Novecento) del poeta Renzo Laurano (pseudonimo di Luigi Asquasciati 1909-1986) che documenta il gusto di una importante famiglia della borghesia illuminata tra Ottocento e Novecento.

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Nelle prime sale è presente un'accurata scelta di paesaggi, ritratti, soggetti religiosi interpretati da pregevoli autori, tra i quali si evidenziano Pieter Paul Rubens (1577-1640), il pittore fiammingo Cornelio De Wael (1592-1667), residente a Genova fra il 1620 e il 1657, il genovese Domenico Fiasella (1589-1669), Maurizio Carrega (1737-1819), Carlo Giuseppe Ratti (1737-1795) e il pittore torinese Giacomo Grosso (1860-1938). Nella sezione dedicata all’arte religiosa del 1600-1700 spicca il grande arazzo seicentesco di manifattura fiamminga (scuola di Oudenaarde), realizzato in lana e seta e proveniente dalla collezione di Villa Ormond.

Altri lasciti ed acquisizioni recenti hanno permesso l'apertura al pubblico di tre sale dedicate alle opere realizzate tra Ottocento e Novecento da artisti che hanno operato a lungo nel territorio ligure cogliendone le atmosfere ed interpretandone le suggestioni. Apre l'esposizione la splendida Veduta di Éze di Edward Lear (1812-1888), pittore e poeta inglese vissuto a Sanremo dal 1870 al 1888. Oltre alla tela di Lear sono esposte le opere di Alberto Grosso (1860-1928), Alberto Beltrame (1892-1978), Antonio Discovolo (1876-1956), Aldo Raimondi (1902-1998), Luigi Stracciari (1900-1943), Giuseppe Balbo (1902-1980), che offrono un punto di vista del paesaggio ligure di grande potenza espressiva. Completano l'esposizione una serie di opere plastiche riferibili all'attività di scultori dei primi anni del Novecento: Vincenzo Pasquali (1871-1940), autore della statua della Primavera di Corso Imperatrice, il figlio Nello Pasquali (1912-2000), di cui vengono esposte due opere giovanili di influsso tardo-liberty, e Franco Bargiggia (1888-1966), le cui opere in bronzo furono esposte già alla fine degli anni Trenta in occasione dei Premi Sanremo.

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Di grande interesse è la sala dedicata ad Antonio Rubino (1880-1964), pittore, scrittore e disegnatore sanremese, considerato il padre del fumetto italiano. Antonio Rubino è stato uno dei fondatori del Corriere dei Piccoli, con il quale ha collaborato per quasi cinquant'anni inventando personaggi indimenticabili come il bimbo Quadratino, il caprone Barbabucco, Caro e Cora, il capriccioso Cirillo e gli alunni del Collegio La Delizia. La sala dedicata ad Antonio Rubino è un viaggio fantastico attraverso scenografie, teatri in miniatura, disegni a china, bozzetti per tessuti e tanti altri lavori caratterizzati da uno stile inconfondibile. All'interno della Sala Rubino i visitatori possono assistere alla proiezione del primo cartone animato a colori in Italia, Nel Paese dei Ranocchi, disegnato e diretto da Antonio Rubino e vincitore nel 1942 del Festival del Cinema di Venezia come miglior film d'animazione.

L'ultima sala è dedicata all'arte contemporanea con opere di Cesi Amoretti (1929-1997), Giannetto Fieschi (1921), Enzo Maiolino (1926-2016), Eleonora Siffredi (1944), Sergio "Ciacio" Biancheri (1934), Elio Lentini (1938), Gabriele Karlo (1937-2010), Cristiana Fioretti (1966).

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-> Scarica la brochure dedicata alla COLLEZIONE BARGIGGIA

-> Scarica la brochure dedicata alla COLLEZIONE PASQUALI 

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